
Premessa
Il progetto riguarda due ambiti fisiografici dell’isola amministrativa di San Vero Milis, facenti parte del più vasto sistema marino-costiero di Capo Mannu: Su Pallosu a nord e la falesia di S’Arena Scoada a sud. L’intervento è incluso dalla Regione Sardegna nella programmazione degli interventi urgenti di prima fase per la tutela, difesa e valorizzazione delle coste di cui al Programma di Azione Coste e riguardante i fenomeni di “Erosione della Costa in corrispondenza delle Borgate Marine”. Il progetto è stato sottoposto a Verifica di Assoggettabilità a VIA e con DGR n.48/51 del 17/10/2017 è stato espresso parere di non assoggettabilità, a condizione che venissero rispettate alcune prescrizioni, successivamente recepite nel progetto definitivo ed esecutivo. Nella fasi preliminari del progetto è stato rilevato che in realtà le esigenze di intervento di difesa costiera e di mitigazione dei rischi per l’insediamento erano superiori a quelle preventivate. Pertanto è stato sviluppato un progetto preliminare unitario per un importo opere più elevato, pari a circa € 2.000.000, prevendendo un articolazione di interventi in più lotti funzionali.
Il progetto, approvato in Conferenza di Servizi dagli Enti competenti, ha consentito all’Amministrazione Comunale di accedere ad ulteriori finanziamenti, rispetto a quelli già assegnati, pari a circa € 700.000, al fine di dare seguito ad un secondo Lotto esecutivo, attualmente in fase di realizzazione. Il settore di intervento comprende il tratto di costa alta arenaceo-calcarea di S’Arena Scoada, che va da Punta de S’Incòdina a sud fino a Putzu Idu a nord, esteso per circa 1 km ed esposto alle violente mareggiate dei quadranti occidentali. Il contesto morfologico è rappresentato da una falesia attiva, con diffusi fenomeni di dissoluzione carsica, in progressiva evoluzione regressiva per spontanei fenomeni di crollo del fronte, che tendono a coinvolgere pericolosamente gli insediamenti turistico-residenziali e le infrastrutture retrostanti. L’area di intervento è inserita in contesto di elevata valenza paesaggistico-ambientale, caratterizzata dalla presenza di baie e promontori e di interesse turistico-ricreativo nella stagione estiva.

Particolare dei processi di erosione della falesia di S’Arena Scoada
Il progetto
Le tipologie di intervento si dividono principalmente in tre categorie: il disgaggio del ciglio della scarpata costiera, la realizzazione di scogliere al piede delle falesie e la messa in opera di infrastrutture leggere per la mitigazione del rischio per la fruizione turistico ricreativa. Il disgaggio è finalizzato a far crollare quelle parti di falesia che dal piano campagna sporgono pericolosamente a sbalzo verso la spiaggia sottostante, intensamente frequentata nel perido estivo e quindi effettuato soprattutto per preservare l’incolumità pubblica. Il materiale disgaggiato viene sistemato sul posto al piede della falesia, in modo tale da conferire un aspetto quanto più naturale e contemporaneamente, al fine di proteggere il piede dalla scarpata dall’azione incidente del moto ondoso.

Planimetri interventi su immagine ortofotogrammetica rilevata da drone
Le scogliere radenti sono previste laddove il progredire dell’azione erosiva potrebbe danneggiare a breve termine l’insediamento retrostante, specie in prossimità delle insenature e delle cavità rocciose. Le scogliere sono fondamentalmente costituite da un nucleo e da una mantellata di massi calcarei, la cui fornitura dalla cave di approvvigionamento è oggetto di una rigorosa selezione per affinità cromatica e morfologica con le formazioni litologiche costitutive della falesia in posto. Il posizionamento del materiale lapideo è previsto da terra con escavatori a fune con adeguate caratteristiche di sbraccio e di portanza. A completamento delle opere di protezione della falesia, si prevede il consolidamento della scarpata, caratterizzata da litotipi scarsamente coesivi, la messa in opera di una serie di micropali disposti a quinconce profondi circa 10 mt dal piano strada, immediatamente a tergo del ciglio. In affiancamento agli interventi di protezione e consolidamento, è stato sviluppato un progetto per la fruzione in sicurezza del litorale, che si attua attraverso il divieto di accesso ad alcuni tratti a maggior rischio e un sistema di comunicazione coordinata, dai contenuti monitori, informativi e didattici che accompagnano il visitatore alla fruizione consapevole dei luoghi.
Gli studi, le indagini e le soluzioni progettuali
Le problematiche di erosione e arretramento della linea costiera che interessano i litorali del Comune di San Vero Milis sono intrinsecamente connesse alla struttura e composizione geolitologica delle formazioni presenti, sulle quali agisce l’intensa dinamica meteo-marina dei quadranti occidentali.

Sezione di progetto: scogliere radenti al piede e micropali
Le differenti caratterizzazioni dei tratti di S’Arena Scoada e Su Pallosu comportano punti di alta concentrazione di condizioni di pericolosità e rischio per persone e insediamenti. Le ipotesi di intervento definite sono quindi tese alla messa in sicurezza dei tratti a maggior rischio e alla mitigazione degli effetti delle dinamiche erosive nei punti di maggiore intensità e incidenza, laddove l’intervento sia ritenuto indispensabile, commisurato al contesto ambientale e paesaggistico e valutata positivamente la sua efficacia a breve-medio termine. Le scogliere hanno l’obiettivo di ridurre l’intensità di azione del moto sulla falesia, che viene scalzata alla base con una duplice azione (chimica e meccanica). Le scogliere sono realizzate con un nucleo che ha funzione di filtro e da una mantellata con massi da 2 a 4 tonnellate, che raggiungono la sommità di circa 3,5 m s.l.m in modo da limitare i fenomeni di run-up solo ad eventi occasionali. La pendenza della scarpa è prevista 1:2 per ridurre la riflessione al piede. La difficile accessibilità dei luoghi e cautele di sicurezza di cantiere impongono l’impiego di escavatori a fune poste a distanza dal ciglio che effettuano la posa dei massi dall’alto, con sistemi di tracciamento e posizionamento GPS, al fine di disporre i massi con precisione secondo le sagome di progetto.

Indagini geognostiche
L’intervento a Su Pallosu

Stralcio cartografico della planimetria di intervento di Su Pallosu, simulazione fotografica e particolari progettuali delle opere
Per il sito di Su Pallosu si è previsto un intervento di tipo “morbido”, a basso impatto ambientale, realizzate con manufatti di origine naturale, facilmente removibili e con funzionalità limitata nel tempo, in quanto propedeutici agli interventi strutturali di difesa costiera, quali il ripascimento e le opere di protezione dal mare, da realizzarsi a seguito di un monitoraggio della dinamica marino-costiera della durata di circa 2 anni, attualmente in corso e condotto dagli stessi progettisti, affidatogli con un appalto separato e finanziato con i fondi strutturali POR 2014-2020. Gli interventi in corso di realizzazione sono riconducibili alle seguenti tipologie:
– Opere di protezione al piede del corpo dunare e delle formazioni detritiche costiere rispetto all’azione erosiva dei frangenti.
– Opere di protezione delle superfici dunari dai fenomeni di dilavamento e di deflazione eolica indotti dalla fruizione incontrollata.
La prima opera è costituita da una struttura esterna in pali di castagno, del tipo a palificata doppia, con lo spazio interno occupato da gecontenitori in fibra naturale riempiti di inerti di cava, sono finalizzati alla mitigazione dei processi di scalzamento delle formazioni detritiche da parte del moto ondoso incidente. La protezione delle superfici dunari è invece attuata con opere naturalistiche caratterizzate da manufatti semplici, modulari, facilmente replicabili e realizzati con materiali naturali biodegradabili in grado di innescare i processi di accrescimento delle formazioni eoliche.